Le regioni dell'Alto Lario, e quindi anche il territorio Gravedonese, devono avere partecipato con alterne vicende ai contrasti tra i dominatori di Como e le popolazioni alpine barbare e turbolente, contrasti che gradualmente portarono l'occupazione Romana sempre più a settentrione, finché Augusto non affermò la supremazia sulle Alpi. Cominciò così la romanizazione del Gravedonese, sotto la guida del municipium comasco.
Anche nella diffusione del Cristianesimo, il Gravedonese seguì le sorti di Como, passando sotto l'influsso del vescovado comense, a partire dal primo vescovo S. Felice, seguito da S. Abbondio. Durante il VI e VII secolo anche il Gravedonese si trovò implicato nelle lotte greco-gotiche, durante le quali i Bizantini estesero il loro potere alle zone del centro ed alto lago. Ne danno verosimile conferma il culto Bizantino di S. Eufemia a Musso e S. Salvatore a Gravedona.
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